Villa Mirabello, villa-cascina in un'oasi di tranquillità
In epoca sforzesca è stata la dimora di villeggiatura “fuori porta” di personaggi legati alla corte sforzesca rinascimentale, come Pigello Portinari e Antonio Landriani. La villa è un prezioso esempio dell’architettura lombarda del XV secolo, in cui convivono gli echi del gotico cortese e le prime influenze del rinascimento toscano. È articolata intorno ad un delizioso cortile porticato in cui trova una piccola cappella deliziosamente affrescata e presenta ancora diverse sale con motti e dipinti di fine Quattrocento.
All’interno sono presenti molti segni di questa lunga storia : gli stemmi dei Landriani e dei Brivio (con loro imparentati) ed una bellissima fontana al centro di uno dei cortili con il classico emblema dei Visconti (soprannominato “el mangia bagai”, mangia bambini) : questa statua è una copia fatta da Luca Beltrami, fedele all’originale conservato a Bellinzona (già parte del Ducato di Milano) e proveniente dal Castello Visconteo di Vigevano.
In seguito venne adibita ad usi agricoli finchè nel 1917 i coniugi Giuseppe e Lina Mulatti la acquistarono e ne donarono la proprietà al Patronato per i Ciechi di Guerra di Lombardia.
La Villa Mirabello si inserisce in uno dei tanti percorsi alla scoperta delle più belle ed insolite case del vicino quartiere della Maggiolina, tra eleganti villette liberty-decò e le simpatiche case-fungo abitazioni più insolite e stravaganti in città.
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Scritto da Liliana Musazzi
