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Milano e le sue case di ringhiera

Milano e le sue case di ringhiera

Milano non sarebbe tale se non ci fossero le case di ringhiera, le abitazioni più caratteristiche della città. Nate come case popolari, solitamente nei pressi delle fabbriche, nel tempo alcune sono state lasciate al loro destino, altre, invece, recuperate e magnificamente ristrutturate.

Oggi, in diverse parti di Milano, soprattutto nella zona dei Navigli, le case di ringhiera sono diventate residenze assai fashion, lussuose e costose, o gallerie d’arte, meta perfino di turisti che amano immortalarle nei loro scatti fotografici. Lo dimostra il fatto che diversi artisti dei Navigli le rappresentano nei loro quadri e nelle loro stampe e miniature, mettendo in evidenza tutta la loro bellezza e peculiarità, ed evidenziando una certa nostalgia per il passato. Oggi molte case di ringhiera di Milano sono dei bellissimi stabili colorati, ricchi di particolari: fiori, piante, gatti, panni stesi, porte, finestre, scale. Il che conferisce un aspetto assai naïf.

Le case di ringhiera nacquero nei primi anni del Novecento. Erano le normali abitazioni degli operai, che si affacciavano su un lungo e unico ballatoio (balconata o ringhiera) di metallo, servito da scale, che veniva usato come spazio comune per accedere alla propria dimora privata, formata generalmente da due locali, uno dalla parte della ringhiera (la zona giorno dove si mangiava e si svolgevano le diverse attività quotidiane) e uno verso l’interno (dove si dormiva). Le finestre e le porte si affacciavano proprio sul ballatoio esterno, e i servizi igienici si trovavano in fondo alla ringhiere, a disposizione di tutti. Praticamente si trattava di dimore senza bagno! Alcune case erano dei semplici dormitori con dei materassi stesi a terra. Venivano riscaldate con delle cucine economiche che andavano a carbone o a legna, ed erano piuttosto affollate: basti pensare che vi abitavano anche 6-7 persone. La vita era comunitaria e tutti si conoscevano e si aiutavano. Di certo non vigeva la noia! Il ballatoio e il cortile erano luoghi di socializzazione e di giochi. Visto che in casa non c’era l’acqua corrente le donne si ritrovavano a lavare e a stendere i panni tutte assieme, tra gatti randagi e bambini. C’era odore di bucato, sigarette, cibo. Si udivano rumori, schiamazzi, liti, risa.

In centro, nelle traverse di via Torino, o nelle zone di via San Gottardo, dei Navigli e di Porta Genova potrai ammirare splendide case di ringhiera recentemente ristrutturate. Vecchi portoni di legno segnati dal tempo si aprono su sottopassaggi e cortili nascosti e inaspettatamente graziosi, ancora lastricati di pietre. Da vedere è sicuramente la casa di ringhiera all’interno di Corso San Gottardo 14, che ricorda graziosi paesi di campagna di una volta fra ringhiere, terrazzi e scale coperte da rampicanti, cascate di piante verdi e fiori multicolori, archi di viti. Impossibile non lasciarsi inebriare dal profumo del passato e… della natura!
Venite a scoprire questa parte della città di Milano con una delle nostre visite guidate.

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Milano e le sue case di ringhiera