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Chiare, fresche, dolci acque...dell'Adda!

Chiare, fresche, dolci acque...dell'Adda!

L'Ecomuseo dell'Adda è dedicato a Leonardo da Vinci, noto artista polivalente nativo toscano ma lombardo di adozione, che proprio sull'Adda percorse le sponde che vi si affacciano per trarre ispirazione per alcune delle sue opere artistiche ed ingegneristiche tra la fine del 1400 e l'inizio del 1500.

Cosa distingue un Ecomuseo da un museo tradizionale? In primo luogo la dimensione naturale fuori dalle mura.
L'Ecomuseo non ha una sede e neanche una collezione da mostrare, ma è diffuso sul territorio dove si avvale di sentieri attrezzati per esplorare il suo paesaggio.
L'Ecomuseo esibisce le testimonianze che costituiscono l'anima di un luogo; nel nostro caso offre i segni di una collaborazione secolare tra l'acqua generosa ed un popolo industrioso. Le tappe dell'Ecomuseo Adda di Leonardo si aprono tra scorci naturali di rara bellezza e beni culturali che abbracciano mezzo millennio di storia.

Chi ama la natura ne apprezzerà i paesaggi, chi preferisce arte e architettura scoprirà meraviglie degne di luoghi ben più noti, gli appassionati di storia si stupiranno dell'abbondanza di testimonianze che narrano di un passato importante.

L'alzaia dell'Adda può essere percorsa a piedi o un bicicletta ogni giorno dell'anno, indifferentemente d'inverno o d'estate. L'Alzaia non è solo il filo che unisce geograficamente gli estremi del Parco Adda Nord, ma è anche un percorso nella memoria, un ritorno alle origini, un balzo nello spazio e nel tempo che accompagna ogni visitatore indietro nei secoli. Possiamo dire che le acque dell'Adda non hanno solo forgiato la valle in cui scorrono, modellando paesaggi di incomparabile bellezza, ma hanno anche determinato la storia della Lombardia e dell'Italia.

Sulle sponde del fiume, nella preistoria, si sono fermati popoli primitivi fondatori di borghi e villaggi che hanno dato origine a molti paesi oggi esistenti. Vi si sono alternati liguri, galli e romani. Dopo di loro ecco i barbari: longobardi, franchi e così via. Terra di confine tra Milano e Venezia, nelle acque dell'Adda si sono specchiati imperatori, cavalieri, scienziati e letterati. Intorno al XV secolo sulle rive del fiume, dalle parti di Imbersago, Paderno, Cornate e Vaprio, poteva capitare di incontrare il grande Leonardo da Vinci impegnato nello studio di soluzioni che ne garantissero la navigabilità.

L'uomo dalla notte dei tempi ne ha utilizzato le acque per azionare le prime attività artigianali, nell'Ottocento le prime industrie e modernissime centrali idroelettriche. Geniali imprenditori vi hanno fatto costruire villaggi destinati alle maestranze impegnate negli opifici che sorgevano sulle sue sponde.

L'Adda pertanto è uno scrigno pieno di tesori che meritano di essere ricordati e valorizzati in ogni modo. Ed è anche per questo che nel 1983 si è pensato di dar vita a un Parco che tutelasse il fiume e i territori circostanti.

Ecco le sedici sale ecomuseali tra natura, arte e scienze:
1. Traghetto di Imbersago
2. Diga di Robbiate
3. Ponte San Michele
4. Incile del Naviglio di Paderno
5. Tre Corni
6. Lo Stallazzo
7. Santuario della Rocchetta
8. Conca Grande
9. Centrale Bertini
10. Centrale Esterle
11. Centrale Taccani
12. Incile del Naviglio Martesana
13. Riviera di Vaprio d'Adda
14. Casa del Custode delle Acque
15. Diga di S.Anna
16. Ruotone di Groppello d'Adda


Insomma ti ho convinto a visitare questi luoghi meravigliosi con me?

Contattaci qui per disegnare insieme il vostro prossimo itinerario!

Elisa Colnaghi Scritto da Elisa Colnaghi